Stile di vita
Auguri a tutti i papà
AUGURI PAPA’
a te che hai insegnato a tuo figlio a maneggiare il cacciavite, scaletta e attrezzi
a te che ormai hai crampi da consolle
ma non puoi farti battere da un moccioso
a te che finalmente ti metti ai fornelli
e fa niente se non è sano e con verdurine, ma i tuoi figli sono troppo felici
a te che li hai lontano e il tempo non passa mai
e programmi il vostro primo weekend spettacolare
a te che li hai grandi e ti gusti il risultato
ma sei sempre la loro roccia
a te che hai la papitudine
che chi ti sta vicino ti guarda come non ha mai guardato suo papà
a te che alleni, che insegni, che ti prendi cura di loro
e per te sono i tuoi ragazzi
a te che non sei più qui con il tuo corpo
ma vivi in ogni mio sorriso, nel mio entusiasmo, nel sole della mia anima
AUGURI PAPA’
PERCHE’ CON VOI VICINO LE MAMME SONO PIU’ LEGGERE
PRIMAVERA TEMPO DI DETOX
Il periodo in cui le stagioni cambiano sono critiche per tutti i tipi costituzionali (dosha Vata, Pitta e Kapha)
Durante la stagione invernale si verifica generalmente un aggravamento delle caratteristiche proprie del dosha Kapha: freddo, pesante, lento, a volte anche umido. Il freddo, le giornate più corte, la vita più sedentaria, una dieta più ricca possono portare a conseguenze quali l’accumulo di muco, l’aumento del peso corporeo, il rallentamento del metabolismo, pigrizia, tono dell’umore basso, ecc.
Uno dei principi di base dell’Ayurveda sostiene che il simile aumenta il simile e l’opposto diminuisce il dissimile. Con l’arrivo della primavera, caratterizzata da qualità opposte a quelle invernali, la natura ci viene incontro provvedendo a ristabilire naturalmente il nostro equilibrio e come le nevi si sciolgono in montagna, così il nostro corpo comincia a “sciogliersi”. Quando durante questo passaggio manifestiamo raffreddori, allergie, riniti, stanchezza, ecc., significa che il nostro corpo è in uno stato di disequilibrio. Queste manifestazioni avvengono perché il nostro organismo viene sottoposto ad una naturale sollecitazione al cambiamento e si predispone ad eliminare quelle qualità utili in inverno ma che con la nuova stagione non servono più e anzi possono rivelarsi dannose.
Charaka, uno dei grandi Maestri autore di un testo classico ayurvedico, afferma che tutte le malattie hanno inizio nel passaggio fra una stagione e l’altra.
Per questo motivo, l’Ayurveda consiglia di seguire dei trattamenti di purificazione nei cambi di stagione, soprattutto in primavera e in autunno, nelle fasi di transizione che si situano tra gli ultimi 15 giorni della stagione in corso e i primi 15 giorni della seguente e di nutrirsi in base alla stagione e ai propri dosha dominanti.
Questi trattamenti di purificazione aiutano l’organismo a contrastare le qualità accumulate nei mesi invernali e a liberarsi dalle tossine prodotte, favorendo in maniera naturale la transizione alla nuova stagione.
Se seguiremo il ritmo della natura, svilupperemo ciò che viene definito Satmya, lo spirito di adattamento, e ne usciremo rinforzati a tutti i livelli.
SECCHEZZA E SNEHANA NELL’AYURVEDA
“Il corpo intero è fatto di sostanze untuose e tutta la vita dipende da esse” – Sushruta Samhita
Questa stagione si sta presentando particolarmente secca.
La qualità (Guna) della secchezza (Ruksha) interessa soprattutto il dosha Vata e un eccesso di secchezza può aggravare questo dosha provocando una serie di disturbi sia a livello fisico che mentale: pelle asciutta e inaridita, dolori articolari, muscolatura indebolita, crampi, sciatica, costipazione, preoccupazioni, ansietà, nervosismo, insonnia, ecc.
In Ayurveda è consigliabile contrastare la secchezza con il trattamento chiamato Snehana.
Snehana significa letteralmente ungere, accarezzare ma anche compassione, amorevolezza, comunicare con un altro essere.
Lo Snehana rappresenta la più antica pratica Ayurvedica di oliazione del corpo.
Le qualità dello Snehana sono la morbidezza, l’untuosità e la dolcezza. Queste qualità, attraverso il massaggio, passano al corpo e dal corpo allo stato di coscienza.
Il corpo quindi diventa più elastico e più resistente; le articolazioni vengono lubrificate e protette; la pelle viene nutrita in profondità; la morbidezza e la flessibilità agiscono favorevolmente nella gestione dello stress, del nervosismo e delle preoccupazioni. Le caratteristiche dell’oliazione promuovono il rilassamento e un sonno profondo. La dolcezza dell’oliazione promuove l’amore per se stessi e aumenta la chiarezza nella percezione.
La pratica Snehana, ammorbidendo i tessuti, facilita l’eliminazione delle tossine e degli elementi che ostruiscono i canali impedendo un corretto funzionamento del corpo e della mente.
Il corpo, la mente e lo spirito ritrovano lo stato di equilibrio e di benessere.
KATU – GUSTO PUNGENTE
Nell’Ayurveda vengono contemplati sei gusti e per un buon equilibrio si consiglia un pasto nel quale sono tutti presenti. Secondo l’ayurveda eliminare completamente uno o più gusti può portare ad una situazione di disequilibrio.
Ciascun gusto ha delle proprietà e agisce sia a livello fisico, emozionale e spirituale
Il gusto pungente pungente viene percepito come stimolante, vivace, è correlato al senso dell’energia attiva, dell’azione, della passione. Ha le qualità di caldo, secchezza, leggerezza, untuosità. Risveglia gli organi di senso, dilata i canali, purifica il cibo.
Rajas è l’energia del movimento, per questo Katu è considerato un gusto stimolante. Durante la digestione, promuove l’attività. Aumenta la salivazione e la produzione di fluidi nel tratto respiratorio, gastroenterico e la lacrimazione. Accresce le funzioni cataboliche e a riduce le sostanze corporee.
Il gusto piccante/pungente dà vivacità ai cibi, aiuta ad alleggerire quelli pesanti e dà un po’ di brio alla vita, risveglia gli organi di senso e di conseguenza promuove la passione. In eccesso, può surriscaldare gli animi e aumentare emozioni come la rabbia e il risentimento.
Aumentando il calore, non può che aumentare il dosha Pitta, il dosha per eccellenza dominato dall’elemento fuoco, in compenso è di grande aiuto sia al dosha Vata che al dosha Kapha.
AMLA – GUSTO ACIDO
Nell’Ayurveda vengono contemplati sei gusti e per un buon equilibrio si consiglia un pasto nel quale sono tutti presenti. Secondo l’ayurveda eliminare completamente uno o più gusti può portare ad una situazione di disequilibrio.
Ciascun gusto ha delle proprietà e agisce sia a livello fisico, emozionale e spirituale
Il gusto acido è stimolante, alcune persone hanno una vera dipendenza da questo gusto e viene spesso accompagnato a cibi pesanti proprio per portare un po’ di leggerezza.
Il gusto acido ci aiuta nella digestione, facilita l’espulsione dei gas dall’intestino e dallo stomaco e agevola lo smaltimento delle scorie nelle urine e nelle feci.
Rende la mente più acuta e dà fermezza ai sensi.
Gli stati emotivi associati sono descritti come accresciuta attenzione e sensazione di sollievo.
In eccesso stimola l’invidia, gelosia, l’irritabilità, prurito, sensazione di bruciore.
Per chi ormai famigliarizza con i dosha, aumenta Pitta e Kapha, riduce Vata.
TIKTA – GUSTO AMARO
Nell’Ayurveda vengono contemplati sei gusti e per un buon equilibrio si consiglia un pasto nel quale sono tutti presenti. Secondo l’ayurveda eliminare completamente uno o più gusti può portare ad una situazione di disequilibrio.
Ciascun gusto ha delle proprietà e agisce sia a livello fisico, emozionale e spirituale
Dopo il periodo delle feste parleremo del gusto amaro, Tikta, il gusto che ci toglie proprio il senso di sazietà
Il gusto amaro non è piacevole, è l’ultimo gusto che un bambino sceglierebbe, e anche oggi sono molti gli adulti che lo evitano. Tuttavia alcuni ne sentono il bisogno e non zuccherano il caffè, altri vanno alla ricerca di insalate amare.
Porta leggerezza, freschezza, è un gusto penetrante, sottile, crea spazio. Per le sue caratteristiche è adatto alla purificazione, sono molti gli ortaggi che crescono in primavera dal gusto amaro, perché la primavera è il periodo migliore per la purificazione. Alcune erbe amare vengono usate per ridurre il prurito e gli accumuli
A livello mentale favorisce la chiarezza, nei riti tribali si sono sempre usate erbe dal gusto amaro. A livello emotivo, se usato in eccesso, può portare ad un senso di freddezza, di afflizione o disillusione.
Per chi incomincia a conoscere un po’ la teoria dei Tri dosha, aumenta Vata e riduce Pitta e Kapha
MADHURA – GUSTO DOLCE
Nell’Ayurveda vengono contemplati sei gusti e per un buon equilibrio si consiglia un pasto nel quale sono tutti presenti. Secondo l’ayurveda eliminare completamente uno o più gusti può portare ad una situazione di disequilibrio.
Ciascun gusto ha delle proprietà e agisce sia a livello fisico, emozionale e spirituale
In occasione del clima natalizio presentiamo il gusto dolce Madhura
Il gusto dolce viene percepito come piacevole, morbido, è correlato al senso dell’amore, alla soddisfazione, alla vitalità ma anche all’attaccamento. Quando ne assumiamo una giusta quantità promuoviamo il sentimento dell’amore e del benessere ma quando è in eccesso ci può portare verso la compiacenza e l’inerzia.
E’ il gusto Satvico per eccellenza, il gusto cioè che favorisce la pratica spirituale. Promuove l’armonia e la stabilità della mente
Favorisce la lubrificazione, soddisfa i sensi, li calma e rinforza il corpo.
Per chi incomincia a conoscere un po’ la teoria dei Tri dosha, aumenta Kapha e diminuisce Vata e Pitta
Sei scarico/a ma sai il perché?
Se il tuo sonno non è riposante la sua qualità o quantità non è adeguata, l’Ayurveda da’ alcuni suggerimenti per regolarizzarla
- Evita di compiere attività che siano stimolanti o eccitanti, come stare al computer, guardare film, programmi cruenti o che sollecitino troppo le emozioni
- Evita di cenare tardi la sera e se proprio non puoi farne a meno, prendi qualcosa di leggero dal gusto dolce come un bicchiere di latte caldo o, se sei intollerante al latte, un bicchiere di una bevanda al gusto di latte
- Sei non fai meditazione, prova a fare un esercizio rilassante prima di dormire o prima di cena
Se dopo mangiato ti senti appesantita/o, gonfia/o, con un po’ di sonnolenza, forse digerisci con fatica, e questa fatica si ripercuote sulla tua energia. Le cause di una cattiva digestione possono dipendere da diversi fattori
- il nostro potere digestivo (Agni) potrebbe essere diminuito. È un fattore individuale e si modifica anche nel corso della vita
- Una dieta inadeguata alla nostra tipologia (dosha) o alla stagione o al nostro stato di salute può creare problemi di digestione
- il luogo e il modo in cui consumiamo i pasti, a volte può bastare mangiare in un posto silenzioso con calma, rinunciando a lavorare.
Non solo il cibo va digerito ma anche le emozioni e le preoccupazioni. Anche questa capacità digestiva è diversa per ciascuno di noi e cambia nelle diverse fasi della vita. A 20 anni affrontiamo certi eventi della vita con una maggiore capacità digestiva, esattamente come con il cibo. Se siamo in sovraccarico ci sentiamo stanchi e sfiniti. Può succedere che abbiamo dei tempi di digestione emotiva più lunghi di quelli che avevamo previsti. In questa situazione di indigestione emotiva abbiamo 2 soluzioni
- ridurre il carico di problemi
- imparare a mettere in relazione il nostro tempo di digestione e i problemi/emozioni da gestire
Noi non siamo fatti di sole molecole, di sola struttura pesabile e osservabile, siamo creature complesse con bisogni diversi. Abbiamo bisogno di essere allegri, leggeri, gioiosi, esattamente come abbiamo bisogno di bere e di mangiare. Ignorare questo bisogno può farci sentire stanchi e demotivati. L’equilibrio è dato anche dall’organizzare del tempo per nutrire la nostra voglia di allegria, leggerezza e vitalità.
Vero/falso – 5 cose da sapere sull’Ayurveda
L’ayurveda è solo un massaggio con l’olio – Falso – l’Ayurveda è un’antica medicina che comprende 8 specializzazioni simili a quelle della nostra medicina
L’Ayurveda ha senso solo in India – Falso – Esistono diversi centri ayurvedici in Europa di ottima qualità con specialisti con diversi gradi di competenze
E’ possibile fare un Panchakarma in una settimana – Falso, tuttavia in molti centri ayurvedici fanno degli eccellenti percorsi di purificazione adattandoli ai bisogni e ai tempi dei pazienti
Per seguire un’alimentazione ayurvedica devi saper cucinare indiano – Falso, i principi ayurvedici, in quanto principi, si adattano agli ingredienti dei nostri climi e del nostro territorio. Sicuramente bisogna saper combinare e saper scegliere gli alimenti.
Sicuramente non mi piace la cucina ayurvedica, perché non mi piace il piccante – Falso, non tutte le spezie hanno gusto piccante, conoscere bene le spezie è fondamentale per trasformare gli alimenti e renderli digeribili.
RILASSAMENTO ADEGUATO
Quando il corpo e la mente abusano del troppo lavoro, la loro naturale efficienza diminuisce. L’attuale stile di vita non favorisce né praticamente né culturalmente il rilassamento. Eppure il rilassamento e il riposo sono gli strumenti naturali per ricaricarsi, ma purtroppo molti di noi hanno dimenticato come fare. Spesso accade che l’energia prodotta dal corpo viene consumata dal cattivo umore, dalla rabbia, dalle ferite o dalla paura. La repressione o l’esplosione delle emozioni violente spesso è il risultato di emozioni non “digerite” che crescono in maniera anomala nel nostro corpo e nella nostra mente. Le tecniche di Raja Yoga e di Yoga Nidra aiutano a superare questo stato e inducono il completo rilassamento del corpo e della mente. Durante il rilassamento profondo viene consumata una quantità minima di energia. Solo un minimo dispendio energetico è richiesto per il sistema circolatorio e per mantenere il corpo in una condizione normale, mentre la quantità rimanente viene immagazzinata e conservata.
PENSIERI POSITIVI E MEDITAZIONE
I pensieri sono di due tipi: positivi o negativi. Pensare positivamente è un’attitudine mentale e emozionale focalizzata sul lato luminoso della vita e nell’aspettativa di risultati positivi. Una persona positiva anticipa la felicità, la salute e il successo e ha fiducia nel fatto che supererà tutte le difficoltà.
Pensare negativamente è quell’attitudine che porta alcune persone a trovare il peggio in tutte le cose, a ridurre le aspettative ai minimi livelli perché focalizzati sui peggiori scenari possibili.
Di seguito alcuni suggerimenti per coltivare pensieri positivi:
- Usa solo parole positive per esprimerti
- Scaccia tutte le sensazioni che non sono positive
- Usa parole che evochino forza e successo
- Fai affermazioni positive
- Dirigi i tuoi pensieri con efficacia
- Credi nel tuo successo
- Analizza gli errori
La meditazione è ciò che ti da un riposo profondo. La meditazione è quell’attività nella quale i praticanti semplicemente si siedono e permettono alla mente di dissolversi. A livello fisico la meditazione aiuta a prolungare il processo anabolico della crescita e riduce il processo di decadimento delle cellule. Il riposo che deriva dalla meditazione è molto più profondo di qualsiasi sonno si possa fare. Quando la mente diventa libera dall’agitazione, quando è calma, serena e in pace, allora la meditazione accade. Ci sono tanti metodi di meditazione ma in ogni caso chi medita diventa più consapevole di ciò che gli accade a livello mentale ed emotivo e questo permette di dilatare il tempo necessario per scegliere che azioni compiere, siano esse verbali che fisiche. Anche i pensieri che generiamo possono venir controllati, gestiti o cambiati, a seconda di ciò che è più salutare per noi. E’ stato provato scientificamente che i pensieri positivi portano risultati positivi. Poiché la meditazione porta ad avere pensieri più positivi, anche il normale decadimento del corpo rallenta il suo decorso e contribuisce a mantenere un ottimo livello di salute