Sono nata la vigilia di Natale del 1973, alle otto di sera. Un regalo di Natale cercato e agognato soprattutto da mia sorella maggiore che guardava con invidia i cugini coetanei già “dotati” di fratelli e sorelle con cui giocare.
La mia famiglia ha sempre abitato in un paesino dell’alta Brianza comasca, ai piedi delle Prealpi, in una grande casa con oltre tre secoli di storia. Nel settecento la casa apparteneva ad una famiglia nobile di Milano che la utilizzava come dimore per le vacanze, poi attraverso una serie di vicende scabrose è passata alla famiglia Mazza che vi abita ormai da generazioni.
La mia infanzia è trascorsa serena, nonostante i lunghi periodi di malattia causati da un’asma bronchiale manifestatasi quando avevo solo 6 mesi di vita. Ricordo molto bene quel peso insopportabile sul petto, la fame d’aria, le settimane chiusa in casa, le assenze da scuola, ma ricordo altrettanto bene le lunghe giornate passate all’aperto con le mie sorelle e i cugini, i boschi e i prati intorno a casa, i bagni nel torrente, le passeggiate a cavallo o con i cani…Sarò sempre grata ai miei genitori per avermi trasmesso l’amore e il rispetto per tutte le forme di vita che abitano questo mondo e per avermi insegnato a nutrirmi dell’infinita bellezza del creato.
Nonostante le difficoltà causate dalla malattia, che negli anni e con la maturità è quasi del tutto scomparsa, ho sempre ottenuto degli ottimi risultati scolastici e la mia carriera è proseguita fino ad ottenere la laurea in Giurisprudenza.
Dopo aver preso il diploma di scuola superiore, durante gli studi universitari, ho iniziato a lavorare in vari settori del commercio e dell’economia e quindi, una volta presa la laurea, avevo già alle spalle un discreto bagaglio di esperienze lavorative e avevo già raggiunto una totale indipendenza dalla famiglia.
Nel 2003, stanca dei ritmi frenetici della metropoli milanese, ho deciso di venire a lavorare in Svizzera e poi nel 2010 mi sono trasferita con mio marito a Lugano.
Sul suolo elvetico ho lavorato per oltre dodici anni nel settore bancario e finanziario, ricoprendo ruoli di responsabilità e facendo una brillante carriera come giurista.
Nel 2013 una profonda crisi personale, dovuta principalmente all’impossibilità di avere figli, mi ha spinta ad iniziare un profondo e sofferto processo di cambiamento interiore e mi ha portata a mettere in discussione tutte le certezze su cui si basava la mia esistenza.
Quello stesso anno ho iniziato ad avvicinarmi all’Ayurveda… un po’ perché le medicine olistiche hanno sempre suscitato il mio interesse e ho sempre utilizzato metodi di cura alternativi, un po’ perché l’Ayurveda mi sembrava la risposta ai miei interrogativi e un mondo affascinante, infinito come la mia sete di conoscenza…
Così più mi avvicinavo all’Ayurveda più mi allontanavo dalla realtà in cui ero immersa, o meglio invischiata. Poco a poco ho scoperto che si può vivere in un modo diverso, lontano dallo stress quotidiano, dalla frenesia, dalla smania dell’accumulo… ma soprattutto che si può vivere senza rimanere ostinatamente aggrappati a tutte le nostre inesistenti sicurezze, che la vita ti presenta delle opportunità che bisogna avere il coraggio di cogliere, che la resilienza non è un pregio innato ma uno strumento acquisito con l’esperienza e quindi tutti possiamo farcela con gli strumenti giusti e a noi congeniali.
Nel 2016, consapevole del cambiamento avvenuto dentro di me e supportata dall’amore di mio marito, ho rassegnato le dimissioni da responsabile dell’ufficio legale della società per la quale lavoravo da oltre dieci anni per dedicarmi completamente alla formazione di terapista ayurvedico e all’ attività di massaggiatore ayurvedico.
Nel settembre 2018 ho avuto l’opportunità di entrare a far parte della famiglia Nadesh e di iniziare questa nuova avventura nel viaggio della mia vita…